‘Le parole del ministro Gentiloni richiamano in maniera puntuale e drammatica l’attenzione su un tragedia che rischia di non essere percepita fino in fondo nella sua portata. L’Occidente non può voltare le spalle di fronte a quanto sta accadendo. L’azione dell’Isis o per meglio dire del Daesh, rappresenta una minaccia concreta a cui dobbiamo saper rispondere in primo luogo con una fortissima iniziativa diplomatica che coinvolga gli stessi paesi arabi ed africani, rafforzando anche la cooperazione. Si tratta di un passaggio fondamentale per costruire le condizioni affinchè proprio i Paesi piu’ direttamente minacciati dall’azione dei terroristi siano i primi attori nell’opera di contrasto. Oggi le vittime del terrore non sono solo i cristiani ma in primo luogo gli stessi musulmani e tutti coloro che non si riconoscono nel fondamentalismo criminale del presunto califfato’. Lo dice Giorgio Tonini, componente segreteria del Pd.

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