‘Anche il Pd avrebbe preferito non ci fosse voto di fiducia sul rinnovo del decreto missioni, che nella tradizione del nostro parlamento è sempre stato bipartisan e condiviso dai governi e da una parte consistente delle opposizioni. E’ questo un patrimonio che va salvaguardato’. Così il vicepresidente del Gruppo del Partito democratico al Senato Giorgio Tonini intervenendo in dichiarazione di voto sulle missioni internazionali. ‘Ciò che ci anima a votare la fiducia, e con essa questo provvedimento, – ha sottolineato Tonini – è la volontà di mantenere l’Italia tra quei paesi che, come prescrive l’articolo 11 della Costituzione, si muovono per costruire un ordine internazionale fondato sulla giustizia e pace’. ‘Sento però il bisogno di chiedere scusa a quei colleghi che avrebbero voluto votare questo provvedimento – ha inoltre evidenziato l’esponente pd – che essendo stata posta la fiducia non hanno potuto farlo. Ma anche a coloro che, contrari, avrebbero voluto sviluppare in maniera più approfondita le proprie motivazioni. La distribuzione dei tempi tra Camera e Senato ha penalizzato enormemente Palazzo Madama e questo non dovrà più ripetersi’. ‘Ritengo che la Presidenza del Senato debba prendere delle misure – ha concluso Tonini – confrontandosi in maniera precisa con la Camera affinché episodi simili non si ripetano più’.

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