“Con l’approvazione delle modifiche alla legge 394/91 sui parchi un’altra tessera del grande puzzle delle riforme va al suo posto. Questo Parlamento è quello che ha più legiferato in materia ambientale, insieme con il governo. Dopo il collegato ambientale, la legge sugli ecoreati e l’istituzione del sistema nazionale delle agenzie ambientali, arriva oggi il primo sì alla riforma della legge sui parchi”. Lo dice il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione ambiente, che ha parlato in Aula in dichiarazione di voto.
“La legge quadro 394/91 sulle aree protette – prosegue Vaccari – è stata strategica per arrivare ad avere 900 aree naturalistiche, 24 parchi nazionali, 27 aree marine protette, 134 parchi regionali, 147 riserve naturali, 365 riserve regionali, 171 aree protette regionali, 2 parchi sommersi e il santuario dei cetacei. Ma per far diventare i parchi ancora di più luoghi di bellezza e laboratori di sviluppo per i territori, dopo 25 anni servivano strumenti nuovi. Il testo riforma la governance dei parchi e semplifica la burocrazia: snellisce le procedure di nomina del presidente e ne rafforza le competenze manageriali, istituisce la selezione pubblica per il direttore, allarga la partecipazione degli stakeholder nei consigli. Rafforza la tutela della biodiversità, affidando agli enti di gestione dei parchi anche le aree protette contigue e prevedendo l’estensione a mare dei parchi terrestri. Prevede una nuova gestione della fauna selvatica: sancito il divieto di caccia, si stabilisce una gerarchia di intervento per l’eradicazione controllata delle specie dannose e alloctone. La legge valorizza le risorse e i beni dei parchi, con una delega al Governo per la remunerazione dei servizi forniti dagli ecosistemi e prevedendo royalty per impianti e reti energetiche interne, già esistenti. Le parole chiave di questa scelta sono: storia, tutela, biodiversità, semplificazione, innovazione e futuro. Alla Camera – conclude Vaccari – consegniamo una buon testo, con l’auspicio che possa diventare presto legge”.
 


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