La proposta per combattere l’evasione fiscale e aiutare le famiglie è stata firmata da 34 senatori democratici Un disegno di legge per ampliare fino a 10 mila euro le detrazioni delle spese funerarie e di tumulazione, che oggi ammontano a soli 3 milioni delle vecchie lire, ovvero a 1549,37 euro. Lo ha presentato il senatore del Pd Stefano Vaccari e la proposta è stata già sottoscritta da 34 colleghi del gruppo Pd a Palazzo Madama. Il senatore Vaccari è partito da due presupposti: da un lato, la difficoltà che incontrano le famiglie, in tempi di crisi, ad affrontare le spese impreviste per l’addio ai propri cari, dall’altro il fatto che detrazioni fiscali così basse agevolano le aziende e i privati che operano in ‘nero’, a tutto danno delle imprese virtuose. ‘Stando a quanto risulta dalle dichiarazioni dei redditi – spiega il senatore Vaccari – in Italia per due defunti su tre non verrebbero sostenute spese funerarie, mentre la realtà è ben altra, come tutti ben sappiamo. Se si elevasse il tetto delle detrazioni fiscali fino a comprendere l’intera entità delle spese sostenute per il funerale e per la sepoltura, si faciliterebbe l’emersione dal nero, a beneficio dell’erario, e si aiuterebbero le famiglie, chiamate ad affrontare una spesa alta ed imprevista. In media, un funerale nel nostro Paese costa 5 mila euro, e infatti alcune imprese hanno organizzato la rateizzazione dell’importo. Si tratta dunque di un settore fiorente che, tuttavia, sfugge quasi interamente al fisco e ai controlli. Proprio per incentivare le aziende del settore che lavorano nella regolarità, assumendo i propri dipendenti e pagando le tasse, nel disegno di legge è prevista la collaborazione dei Comuni, che sono chiamati a trasmettere all’ufficio dell’Agenzia delle entrate competente per territorio, entro febbraio di ogni anno, il numero delle sepolture avvenute nell’anno precedente e l’elenco dei servizi funebri autorizzati, con l’indicazione delle relative imprese esercenti. E’ una proposta che ha già incontrato il plauso delle imprese funebri e in particolare di Eccellenza Funeraria Italiana, l’associazione che riunisce gli impresari di onoranze e che da anni chiede una normativa in grado di promuovere le aziende che operano nel rispetto delle regole’.

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