‘E’ stato un incontro molto importante quello svolto oggi in Commissione Esteri al Senato con Sidi Omar, coordinatore della campagna internazionale contro il muro della vergogna che separa il Sahara Occidentale dal resto del Mondo. Grazie al vicepresidente della Commissione Peppe De Cristofaro abbiamo ascoltato e reso pubblici numeri sconvolgenti se pensiamo a ciò che sta accadendo oggi in nord africa: 2720 km di muro, 7 ml di mine antiuomo e anticarro, 400.000 € al giorno il costo per il Regno del Marocco per mantenere il presidio militare, 2500 morti e feriti mutilati. Il tutto per impedire di svolgere un referendum per l’autodeterminazione che le Nazioni Unite hanno deliberato già nel 1991 dopo il cessate il fuoco tra il Marocco e il Fronte Polisario rappresentante del popolo Saharawi. Serve farlo sapere (http://removethewall.org/es/ ) sostenendo la campagna e chiedendo al Governo italiano di mantenere gli impegni presi con la mozione approvata in Senato nell’aprile 2014 sul popolo saharawi, rivedendo la sua decisione inclusa nel DL sulle spese militari ora alla camera dove viene tolta la partecipazione italiana alla missione di pace ONU Minurso. Un segnale sbagliato che rischia di pregiudicare il sostegno al processo di pace verso l’autodeterminazione del popolo saharawi’
E’ quanto afferma il senatore del Partito Democratico Stefano Vaccari, presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi.
E’ quanto afferma il senatore del Partito Democratico Stefano Vaccari, presidente dell’Intergruppo parlamentare di amicizia con il popolo saharawi.