Modena colpita duramente accanto a Liguria e Toscana. Ora servono risorse, una nuova legge sulle calamità naturali e fare prevenzione
‘Chiedo al governo di riferire al più presto in quest’aula sulle conseguenze e sugli interventi messi in atto per far fronte all’ondata di maltempo che ha causato vittime e danni ingentissimi in Liguria, Toscana e parte dell’Emilia Romagna. In particolare, la provincia di Modena, che era stata colpita solo 20 mesi fa da un terremoto devastante e pochi mesi fa da un tornado, ha subito in questi giorni, a causa della rottura dell’argine del Secchia, l’allagamento completo dei comuni di Bastiglia e Bomporto, per un totale di 14 mila abitanti in gravi difficoltà. Nella sola Modena sono già un migliaio gli sfollati ed il numero è destinato a salire, mentre la Regione comunicherà nei prossimi giorni al Governo una prima quantificazione dei danni, per sostenere la richiesta di stato di emergenza’. Lo ha detto nell’Aula di Palazzo Madama Stefano Vaccari, senatore del Pd eletto a Modena.
‘Gli allagamenti – ha proseguito Vaccari – hanno colpito le infrastrutture di pubblico interesse, il patrimonio edilizio privato e le attività produttive ed agricole, in un’area che produce una percentuale significativa del Pil del Paese. Il settore produttivo è in ginocchio, è fermo il settore agricolo e vitivinicolo, e la produzione di Parmigiano. Serve che il governo decida lo stop alle scadenze fiscali per le imprese e le famiglie colpite dall’alluvione e l’adozione di ammortizzatori sociali per tutelare i lavoratori e le attività produttive. Quest’ultima tragedia deve servire a fare subito due cose: approvare una nuova legge di Protezione Civile, fare della manutenzione del territorio una priorità assoluta, impostando una strategia nazionale di riqualificazione fluviale a medio termine. Abbiamo già approvato – ha concluso Vaccari – una risoluzione nel settembre scorso, ora bisogna passare dalle parole ai fatti’.

Roma, 21 gennaio 2014


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