“Lega e M5s cantano vittoria su Brescello, sbagliando due volte. La prima perché non è mai un successo quando un comune viene sciolto per mafia. La seconda perché si assumono meriti che non hanno, visto che il primo a chiedere le dimissioni del sindaco di Brescello Marcello Coffrini, per i suoi apprezzamenti nei confronti della famiglia Aracri, sono stato io nel 2014, in qualità di parlamentare eletto in Emilia Romagna e componente della Commissione Antimafia. Aggiungo che il sindaco, ora ex, non è del Pd. Ma per M5s e Lega tutto fa brodo, pur di andare contro al partito di governo”. Lo dice il senatore Stefano Vaccari, capogruppo del Pd nella Commissione Ambiente e membro dell’Antimafia.

“Lo scioglimento del Comune di Brescello dopo gli esiti della Commissione d’accesso – continua Vaccari – è un atto dovuto. Non prendiamo lezioni di legalità da nessuno, tanto meno in Emilia Romagna, una regione in cui la ricostruzione post terremoto è avvenuta tenendo lontana la criminalità organizzata e le imprese collegate. Sia gli esponenti del Carroccio che i grillini parlano poi di questioni che non possono conoscere, come nessuno del resto, visto che gli atti della Commissione d’accesso sono secretati. Non a caso, sia Lega che M5s hanno rilasciato dichiarazioni analoghe anche sul caso del Comune di Finale Emilia, che poi invece non è stato sciolto”.

 

 

 


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