‘La posizione espressa il 9 gennaio dalle Commissioni del Parlamento europeo sulla riduzione delle emissioni di anidride carbonica prevede il mantenimento, anche dopo il 2020, del triplice target del 20% di riduzione di CO2 rispetto al 1990, del 20% di rinnovabili e del 20% di maggior efficienza. A quanto ci risulta, il ‘taglio’ di emissioni di anidride carbonica al 40% e’ una delle ipotesi in campo ma non la sola. E si tratta, comunque, di una posizione che ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto in tema di perdita di competitività industriale a causa delle politiche sempre più onerose per le aziende europee’. Lo dice il senatore del Pd Stefano Vaccari, membro della Commissione Ambiente. ‘La posizione del Parlamento non è conclusiva – prosegue Vaccari – Sulla Comunicazione Ue sul libro verde (Pacchetto energia-clima al 2030), la prossima settimana dovrebbe essere adottata una posizione ed alcuni Paesi europei sono per l’adozione del solo target della riduzione delle emissioni. E’ chiaro tuttavia, che l’approvazione di una legge in materia sarà sicuramente demandata al nuovo Parlamento. Credo, comunque, che il nostro Paese debba scegliere con determinazione il miglioramento di tutti e tre gli obiettivi, dal momento che puntare sull’efficienza energetica agevolerebbe in Italia un’ulteriore sviluppo tecnologico e l’uscita progressiva dall’uso dei combustibili fossili, perché per quello sulle rinnovabili partiamo fortemente avvantaggiata rispetto ad altri Paesi della UE.’

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