“Lo Stato ha il dovere inderogabile di garantire la tutela fisica e psicologica di ogni persona affidata alla sua custodia. Se la persona è minorenne, questo dovere è ancora più pressante. Per questo, se confermata, la notizia di quanto accaduto all’istituto penale minorile di Nisida sarebbe agghiacciante. Ci affidiamo alla magistratura perché sia fatta piena luce e facciamo appello al Dipartimento di giustizia minorile e al ministero della Giustizia perché porti avanti una puntuale attività di controllo e verifica sugli Ipm. Per le ragazze e i ragazzi, il fine rieducativo della pena si fonda, se è possibile, ancora di più sul sentimento di fiducia verso lo Stato. Lo stesso che, purtroppo, notizie come questa, se confermate, minano profondamente. Resta, e non sullo sfondo, il drammatico tema della detenzione minorile che ci pone, ancora una volta, il radicale interrogativo sul senso formativo e educativo della privazione della libertà di giovani e giovanissime, soprattutto se la detenzione è vissuta in condizioni quotidiane complesse. E’ tempo di iniziare a ragionare su questo, con coraggio, senza cedere a pulsioni populiste o propagandistiche che aiutano forse a guadagnare voti, ma certamente non rispondono alla realizzazione piena di uno Stato di diritto e di una vera sicurezza collettiva”. Così in una nota la senatrice napoletana del Pd Valeria Valente.
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