“Se manca la sicurezza le persone che
pagano un prezzo più alto sono le più esposte, le più sole, le
più vulnerabili e tra queste ci sono anche le donne. Per questo
penso che come Pd non possiamo non occuparci di sicurezza e
ringrazio la segretaria Elly Schlein per essere qui e per aver
avviato un confronto con i sindaci, che sono in prima linea. Il
Pd é per sua natura dove c’é più sofferenza”. Lo ha detto la
senatrice Valeria Valente introducendo il convegno in corso al
Senato “Oltre la paura, uno sguardo differente sulla sicurezza”.
“Cosa fa la destra di governo? – ha proseguito Valente-
Ricorre alla repressione, al diritto penale ma la cosa più grave
é che opera uno scambio tra libertà e promesse di protezione.
Dice: a te ci penso io, cedimi la tua libertà. É in corso un
corto circuito anche sulle forze di polizia, sulle quali vengono
scaricate le tensioni in una logica di obbedienza. L’Italia non é
un paese più insicuro di altri, ma la destra cavalca le paure.
Servono allora politiche integrate di prevenzione sociale, di
integrazione, di partecipazione. La scommessa é lottare contro la
marginalità, qualunque marginalità, e costruire dal basso
politiche di integrazione e quindi di sicurezza. Il femminismo
insegna che un altro modello di società, uno sguardo differente,
è possibile”.
È possibile andare oltre la paura? “Direi di sì. Intanto ci viene
sempre in soccorso il pensiero e l’elaborazione femminile e femminista: con tante
altre donne abbiamo promosso questa iniziativa per offrire il nostro punto di vista,
che non solo è attuale ma attraversa la vita delle persone in carne ed ossa”. Così
Valeria Valente, senatrice PD, che oggi a Palazzo Giustiniani ha promosso il convegno
“Dagli stupri di Caivano alle molestie di Milano. Oltre la paura: uno sguardo
differente sulla sicurezza”, cui hanno preso parte Francesco Boccia, presidente del
gruppo del PD al Senato; Walter Veltroni, regista e scrittore, già segretario del PD;
Franco Gabrielli, prefetto, già capo della Polizia e sottosegretario; Elena Carnevali
sindaca di Bergamo; Andrea Morniroli, co-coordinatore Forum Disuguaglianza e
diversità; Ines Sanchez de Madariaga, professoressa di urbanistica a Madrid; Gaetano
Manfredi, sindaco di Napoli. “Come sempre accade – aggiunge Valente – quando fenomeni
sociali e relazionali sono tanto duri e chiedono un prezzo, le donne sono sempre
chiamate a pagare un prezzo più alto: sono madre di un ragazzo di 15 anni, sono in
ansia quando la sera esce ma penso che la madre di una ragazza lo sia di pìù, e che
per tante ragioni le donne sono ancora più esposte”. “Anche a partire da due episodi
di cronaca di questi ultimi tempi – aggiunge Valente – Caivano e Milano, abbiamo
provato a costruire una riflessione attingendo a tanti saperi delle donne: vogliamo
confrontare il nostro pensiero con quello di uomini esperti: per noi l’idea di
sicurezza è un insieme di politiche integrate, la sicurezza si costruisce intanto
combattendo la marginalità sociale di qualunque tipo, ma anche la povertà educativa,
questo vale sia per gli italiani che per i migranti, per noi non c’è differenza”. “Il
contrario – continua la senatrice Dem – di quello che fa la destra, che in questo
momento con i suoi provvedimenti sicurezza pensa soltanto a costruire un’idea di
sicurezza fondata sostanzialmente sul comando, e su un baratto tra libertà e una
promessa fragile di protezione. Non crediamo sia questa la strada da seguire: le
nuove fattispecie e l’inasprimento delle pene negli ultimi anni non sono stati utili
per raggiungere risultati e il prezzo è molto alto: da un lato c’è meno sicurezza e
dall’altro si restringono le libertà, in nome di questa fantomatica promessa di
protezione che poi non arriva” conclude Valente.