“Un provvedimento di indubbia rilevanza che riguarda non solo la specifica materia militare, ma l’interesse nazionale, l’interesse del nostro Paese. Questo perché le politiche di scurezza e difesa hanno assunto già oggi e avranno ancora di più nel prossimo futuro un’importanza centrale”. Così il senatore Vito Vattuone,  capogruppo Pd della Commissione Difesa, intervenendo in dichiarazione di voto in aula a Palazzo Madama sulla revisione dello strumento militare.  “Le ragioni alla base di questo intervento normativo – spiega Vattuone – sono mosse dall’esigenza di garantire maggiore efficienza e capacità operativa al nostro strumento militare, intervenendo sulla legge Di Paola, la famosa legge n. 244 del 2012, oggi non più adeguata e sul modello di reclutamento”. “Oggi l’approvazione di questo provvedimento si incrocia con le preoccupazioni e le profonde implicazioni e conseguenze dell’aggressione russa contro l’Ucraina. L’aggressione russa all’Ucraina – che ha cambiato gli equilibri globali, portandoci in un mondo più conflittuale – ha già determinato un riposizionamento di alcuni nostri contingenti in linea agli altri paesi dell’Alleanza Atlantica. E sappiamo che anche le tensioni nel nostro immediato vicinato, l’area del Mediterraneo, si acuiranno. Pertanto – sottolinea Vuattone – nei prossimi anni alle nostre Forze armate verranno chieste maggiori capacità e maggiore flessibilità, nello sforzo comune ai paesi democratici di gestire le crisi e le tensioni nei nostri tradizionali ambiti, la Nato, l’UE, l’Onu la cui voce oggi è attenuata ma che non può essere trascurata”. “Tra gli elementi di novità introdotti dal provvedimento: la delega che consegniamo al prossimo governo in base alla quale il prossimo governo è autorizzato a introdurre un incremento organico, fino a 10mila unità; quindi personale destinato a intervenire nelle emergenze nazionali o nelle crisi internazionali. E’ un primo passo importante, che amplia ulteriormente le funzioni delle FFAA al servizio del Paese. Sono molte le sfide e gli impegni che richiedono il nostro contributo per introdurre i correttivi e le innovazioni funzionali alla piena operatività del nostro strumento militare. E’ un atto dovuto per tutto quello che le Forze armate fanno nel nostro Paese”, conclude Vattuone.


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