“La protesta dei precari del CNR di oggi è sacrosanta, Governo ed Ente devono intervenire con urgenza, ognuno nel proprio ambito. Non possono essere cancellati diritti e prerogative previste dalla legge. Non possono essere cancellati i fondi stanziati dal Parlamento per le stabilizzazioni. Il governo deve rispettare la volontà del Parlamento, che lo vincola a destinare i fondi stanziati necessari al completamento delle stabilizzazioni. È inaccettabile che gli enti abbiano individuato una platea di destinatari delle stabilizzazioni e che siano costretti ad escluderne una parte che ha maturato lo stesso diritto, non per demerito ma per mancanza di risorse nei rispettivi bilanci. Restano solo tre mesi alla chiusura della finestra di legge, si rischia il licenziamento di centinaia di ricercatori, tecnologi, tecnici. Per questo chiediamo al Governo di vigilare sull’attuazione della normativa e sul piano di stabilizzazioni degli enti. Quella di oggi non è una vertenza di una categoria, ma una battaglia decisiva per il futuro della ricerca pubblica e del sistema-Paese”, così il senatore Francesco Verducci, vicepresidente della commissione cultura e istruzione del Senato, a sostegno della protesta dei ricercatori precari del CNR in corso di svolgimento a Roma.


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