“Ancora in questi giorni la senatrice Liliana Segre, è oggetto di insulti razzisti, antisemiti. È una violenza emblema del rigurgito di un clima di odio e di discriminazione, che è un veleno che può uccidere le nostre democrazie. Liliana Segre è colpita perché è un simbolo universale di pace e di speranza, perché, anche di fronte all’atrocità, ha saputo essere dalla parte del diritto e non della vendetta, dalla parte della vita e non dell’odio. In Rete le sue parole vengono manipolate, mistificate. I social media, nati come espressione di libertà, rischiano invece di diventare strumento di violenza e di negazione dei diritti: occorre mettervi un argine, come ha detto con forza ieri il presidente Mattarella. Quello di Liliana Segre è un messaggio universale di libertà e di uguaglianza contro ogni sopraffazione dei diritti umani. Penso che questo sia il senso più profondo e più forte, civile e politico, della Commissione contro il razzismo, l’intolleranza, l’antisemitismo, contro ogni forma di discriminazione e istigazione all’odio e alla violenza, che Liliana Segre ha fortissimamente voluto. Quella Commissione, con i suoi lavori, è un messaggio alle nuove generazioni, un monito ai tempi che viviamo, ad affrontarli senza indietreggiare, senza lasciarsi intimidire. Ci sono delle pietre miliari che tengono insieme la nostra Repubblica e Liliana Segre è una di queste. La sua testimonianza è un valore fondativo delle democrazie europee rinate dopo la sconfitta del nazifascismo e noi abbiamo il dovere civile della memoria. C’è una frase, dura e terribile, pronunciata da Liliana in questi mesi: quando noi, sopravvissuti ai campi di sterminio, non ci saremo più, della Shoah rimarrà forse una sola riga sui libri di storia. È quello che vorrebbero gli insulti e le menzogne di cui Liliana è nuovamente vittima. Però io so, per l’onore, che spesso ho, di camminare in strada con lei, che ovunque l’affetto che riscuote è enorme. È un sentimento reale che, se potesse essere misurato, supererebbe di gran lunga, senza paragone, tutto il resto. E come scritto nei giorni scorsi dalle bambine e dai bambini della scuola elementare di Collegno in una lettera inviata a Liliana: “ ti promettiamo una cosa: porteremo avanti la tua testimonianza, così la memoria non si perderà. Siamo sicuri che il mondo potrà un giorno essere migliore, perché la storia deve insegnare a non ripetere gli errori del passato. Noi ci proveremo, stanne certa. Un abbraccio fortissimo”. Così il senatore del Pd Francesco Verducci intervenendo nell’aula di Palazzo Madama.


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