‘Con una saldatura vergognosa il governo della destra e la parte più retriva del mondo accademico e della ricerca scaricano sulla pelle di ricercatrici e ricercatori il costo del definanziamento e dei tagli all’università e alla ricerca pubblica italiana. Con l’emendamento Occhiuto-Cattaneo la Ministra Bernini, aggirando le prerogative del disegno di legge parlamentare, inserisce in un Decreto, comprimendo i tempi di dibattito e discussione, una norma che reintroduce figure precarizzanti che eravamo riusciti a superare con la riforma del Governo Draghi nel 2022. Oggi è una giornata di sconfitta per tutta l’università e la ricerca italiane. Il fatto che migliaia di ricercatrici e ricercatori, e con loro moltissimi docenti ordinari e associati, abbiano firmato un appello pubblico per chiedere di fermare la contro-riforma Bernini-Cattaneo è qualcosa di importantissimo. C’è un mondo universitario che sa che ricerca e diritti stanno insieme, che fare ricerca è un lavoro, e come tale va difeso e tutelato, che la battaglia per vedersi riconosciuti i diritti alla malattia, alle ferie, alla contribuzione previdenziale è una battaglia di civiltà. La battaglia per i diritti non vale solo per 40mila ricercatori che rischiano di essere espulsi dalla mancanza di risorse, ma per il futuro dell’intero Paese. Va rilanciata con forza la vertenza per il finanziamento di università e ricerca e per un nuovo piano strutturale di reclutamento di ricercatori. ‘
Cosi’ il senatore PD Francesco Verducci intervenendo al presidio contro il Ddl governativo organizzato dal coordinamento di Assemblee Precarie.


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