“In rete gira questa foto. La posta un tale che ha nella sua immagine profilo il logo di una tristemente nota sigla politica. Io ricordo bene questa foto. Eravamo nel Duomo di Fermo, era domenica pomeriggio. Era il 10 luglio del 2016. Partecipavamo alle esequie di Emmanuel, ragazzo nigeriano che, fuggito dalla guerra, ha trovato una morte ingiusta da noi in seguito ad una colluttazione nata da un epiteto razzista. Fu un momento di tributo e commozione, in nome della vita. Oggi quella foto, quella verità, vengono deformate e oltraggiate, perché qualche vigliacco senza morale vuol vedere l’effetto che fa in rete accostare nomi e visi di persone perbene, impegnate in politica, che da una vita combattono mafie, razzismi, soprusi a quello di ‘Riina’. Non c’è limite a nulla. È un meccanismo canagliesco che in Italia abbiamo combattuto e vinto, ai tempi del fascismo. Quei tempi non torneranno”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Francesco Verducci.
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