“Se non interveniamo subito rafforzando il diritto allo studio rischiamo che migliaia di ragazzi siano costretti a smettere di studiare. Questo avrebbe un contraccolpo negativo enorme per il nostro Paese.” Così il senatore del Pd Francesco Verducci al Ministro del Miur Maria Cristina Messa in aula a Palazzo Madama. “Investire nel diritto allo studio significa dare forza e liberare energie che sono fondamentali non solo per i destini individuali, ma collettivi, per l’intero nostro sistema-Paese”. “In un paese come il nostro – ha sottolineato Verducci – in cui studiare è già difficile, in cui abbiamo il numero più basso in Europa di immatricolati, di laureati, di ricercatori, in cui chi viene da un istituto tecnico deve superare una barriera spesso invalicabile per poter accedere all’università, ecco in questo contesto e dopo la pandemia se dobbiamo costruire un nuovo modello di sviluppo, al centro deve esserci il diritto allo studio. In questi anni abbiamo fatto conquiste importanti grazie anche alle nostre battaglie, come la no-tax area e il raddoppio dei fondi statali per le borse di studio. Tuttavia il nostro sistema è ancora troppo fragile, con troppe differenze tra Regioni e Regioni, con il rischio di desertificazione di interi territori, inoltre abbiamo una tassazione troppo alta. Per questo abbiamo voluto, su nostra proposta, che il Senato portasse avanti una indagine conoscitiva sulla condizione studentesca e per questo chiediamo al governo di applicare la delega sui livelli essenziali delle prestazioni per riconoscere, come è scritto nella Costituzione, a tutti gli studenti capaci e meritevoli, se privi di mezzi, il diritto di raggiungere i gradi più alti di istruzione.
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