“Il provvedimento ci trova d’accordo sulla necessità di una maggiore attenzione per la tutela degli animali e della biodiversità ma, purtroppo, ci fermiamo qui. Oltre ad una generica condivisione di un patrimonio comune rimane la profonda delusione per la distanza tra le cose dette e la coerenza normativa del provvedimento. Questo proprio perché sappiamo che i delitti sugli animali sono sempre più ricorrenti e si intrecciano con le attività della criminalità organizzata, tanto che si parla di zoomafie. Lo stesso osservatorio zoomafie ci dice che si tratta di un fenomeno in crescendo e proprio per questo ritenevamo fosse giusto e necessario affrontarlo con norme adeguate. Per questo motivo nell’altro ramo del Parlamento avevamo dato nostra disponibilità, aspettandoci una necessaria quanto ampia condivisione delle misure. Invece la maggioranza, probabilmente per salvaguardare suoi equilibri interni, ha scelto una strada unilaterale che ha portato all’indebolimento del provvedimento stesso. Se è vero che, finalmente, l’animale è stato riconosciuto come soggetto giuridico, si è però privata la legge di parti importanti. Il testo finale produce infatti un mero inasprimento delle pene. Pene che da sole non sono sufficienti ad affrontare la portata del problema. E’ assente la parte preventiva di informazione e di dissuasione. In fondo questo tipo di scelta è nel dna della destra. E’ lo stesso modus operandi adottato per il Dl sicurezza o nella gestione dell’emergenza carceri che è una vergogna nazionale. Il tema è sempre solo quello della repressione. Punire non basta, noi proponevamo un mix di misure per dare reale efficacia alla misura: in primis per la parte delle risorse anche grazie al reinvestimento di quanto ricavato da multe e sequestri e poi specializzazione per le forze di polizia e formazione nelle scuole. Invece la maggioranza di Governo con i suoi no ha tagliato le risorse previste, rendendo velleitarie le modifiche fatte. Noi non volevamo un provvedimento bandiera magari per pagare un pegno a qualche parlamentare, animalista solo di facciata. Per questi motivi ci asteniamo su una misura ben lontana da ciò che si sarebbe potuto e dovuto fare. ” Così il senatore Walter Verini capogruppo Pd in Commissione Antimafia, in sede di dichiarazione di voto sul Ddl Animali.


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