Interrogazione al Ministro della salute

“Dai media apprendiamo in queste ore che in uno dei “capitoli” della prossima legge di bilancio dedicato alla natalità, ci sarebbe l’intenzione, da parte del governo, di istituire, a partire dal 2024, la figura professionale dell’‘assistente di maternità’. L’istituzione di tale figura avrebbe un costo che oscilla tra i 100 e i 150 milioni di euro.
L’accesso a tale figura professionale non richiederebbe il requisito di alcun titolo di studio, ma di un corso di formazione della durata di sei o nove mesi e le modalità operative sarebbero in parte stabilite con le Regioni, ma in linea generale sembrerebbe che l’istituzione di tale figura professionale sarebbe legata all’attivazione di un servizio a disposizione delle neomadri per un totale di 20 ore nei primi 3 mesi dalla gravidanza. Osserviamo che le cure post-natali a sostegno delle neo mamme rappresentano il “core” dell’attività dell’ostetrica e che l’accesso ad una figura professionale e sanitaria come quella dell’ostetrica è legata ad un percorso di studi puntuale e specifico consolidato nel tempo che ne determina competenza specifiche e che permette un sostegno reale alle neo mamme. Per questi motivi abbiamo presentato una interrogazione al Ministro della Salute, sottoscritta da molte colleghe e colleghi del Pd, in cui chiediamo di sapere ‘se vi sia realmente la volontà, da parte del Governo, di istituire la figura dell’assistente materna; se il Ministro in indirizzo condivida tale proposta e, in caso positivo, di chiarire quale sia il percorso formativo che permette di accedere a tale professione e di specificare, dunque, anche la natura di tale figura; se non ritenga che l’allocazione di risorse per l’istituzione di tale figura professionale – per la quale non viene prevista alcuna competenza in ambito socio-sanitario – sia preferibile all’investimento su altre figure professionali, come quelle dell’ostetrica, che svolgono in modo eccellente funzioni e mansioni fondamentali e che sono oltretutto già previste e riconosciute nel nostro sistema sanitario pubblico”. Così le senatrici del Pd Ylenia Zambito e Cecilia D’Elia.


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