“La questione è drammaticamente seria
e riguarda la vita di persone che avrebbero bisogno di essere
salvate e non rinchiuse e trasportate come oggetti in giro per
l’Europa. E’ grave come il Governo abbia gestito questa vicenda.
Forse voleva dare un esempio nella Ue ma lo ha fatto sulla pelle
di poveretti. E’ abbastanza facile fare i duri con i deboli.
Tuttavia è una scelta che è scoppiata tra le mani del Governo
Meloni: è certificato il fallimento del progetto inziale, vedi i
tentativi di esaminare i documenti su territorio extraeuropeo. Un
vero fallimento. Che bisogno c’era di andare in Albania quando
avevamo posto nei Cpr in Italia o quando, con costi minori,
sarebbe stato possibile realizzarne ex novo in Italia? Un
progetto costato un mld di euro, per poche decine di migranti con
strutture ampiamente inutilizzate, in violazione della
Costituzione, del diritto europeo e del buon senso. Tra l’altro
mancando di rispetto alla funzione e al ruolo stesso della nostra
Polizia. Insomma un progetto nato male e finito peggio privo, di
qualsiasi umanità, utile solo a fare propaganda. Una mossa per
far calare gli sbarchi? Con l’arrivo dell’estate gli sbarchi
stanno riprendendo. L’unico obiettivo è essere duri e cattivi.
Avremmo bisogno di politiche inclusive invece abbiamo un
provvedimento che agisce indiscriminatamente aprendo a violazioni
dei diritti umani. Come al solito si è scelto la scorciatoia
della decretazione di urgenza. Sarebbe servito un confronto per
decidere quali politiche attive sulla migrazione con ricadute
positive per chi viene accolto e per chi accoglie e invece nulla,
solo una costosa propaganda sulla pelle dei più deboli”. Così la
senatrice Sandra Zampa capogruppo Pd in commissione Affari
Sociali intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama in fase di
discussione generale sul Dl Albania.