“La vicenda della scarcerazione di Almasri è di una gravità inaudita, una ferita alla dignità e all’onore del nostro Paese, colpito e ferito e all’opinione pubblica italiana che ha dovuto assistere alle festanti urla di gioia al rientro a Tripoli di un criminale torturatore e ora sottoposta agli sberleffi contro gli italiani sui social. La cronologia dei fatti parla da sola. La certezza è che tra sabato e martedì mattina sono successe cose che vengono negate e tenute nascoste. Non si è verificato un errore procedurale che poteva essere corretto, non si tratta di un errore nel mandato di arresto, ma di una decisione politica assunta dal governo ai suoi vertici più alti”. Lo ha detto in Aula la senatrice Sandra Zampa nel corso del question time con il ministro Piantedosi. “Il governo italiano – ha proseguito Zampa – dovrà spiegare quanto è successo, non solo alla Corte penale internazionale che è nata proprio a Roma, ma al Paese. Dovrà spiegare perché un criminale colpevole di torture, stupri, violenze sia stato rimesso in libertà. Quel che dovrà spiegare riguarda in particolare un punto, a cui non è stata data mai alcuna risposta e che ci fa capire la nascosta verità: perché Almasri non è stato semplicemente scarcerato, ma riportato a casa con un aereo di Stato che era pronto alle 1145 del mattino sulle piste di Ciampino, che si è recato a Torino e quindi a Tripoli. Questo è il punto: non c’entrano gli errori, si poteva scarcerarlo, tenerlo a disposizione in libertà vigilata e sanare l’errore. Ma evidentemente – ha concluso Zampa – la caccia ai trafficanti di migranti per il globo terracqueo promessa da Meloni per la Premier non è praticabile in Italia”.


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