‘Il ministro Zanonato ha ragione a sollecitare Elkan e Marchionne sull’incerto futuro di Mirafiori. La Fiat è necessaria all’Italia, è una risorsa preziosa, da difendere e valorizzare. Mantenere in Italia la sua produzione e i suoi investimenti è un obiettivo di preminente interesse nazionale. I numeri, però, sono quelli che sono: L’Italia nel 2004 era undicesima al mondo fra i produttori di auto, oggi è solo ventiduesima. La crisi economica avrà certamente avuto un ruolo in questo incredibile arretramento, ma ha colpito tutti i paesi, non solo noi e non solo la Fiat’. Lo afferma il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda. E poi continua: ‘Un arretramento così vistoso, in un settore tanto strategico, pone seri interrogativi sulle politiche industriali degli ultimi vent’anni dei governi italiani e di Fiat auto. A partire dalle domande sulla famosa ‘fabbrica Italia’ e sui venti miliardi annunciati per l’ideazione e la progettazione di nuovi modelli’.
‘Per l’auto italiana i problemi del costo del lavoro incidono in misura molto ridotta rispetto alla palese difficoltà di portare sul mercato nuovi modelli in grado di competere con l’agguerritissima concorrenza internazionale’, conclude Zanda.

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