La decisione di Di Maio, Salvini e Conte di portare il deficit al 2,4%, e la iattanza con cui lo hanno annunciato, segnano il punto più basso nel rapporto dell’Italia con l’Unione europea.
Mai, dai tempi della Ceca e dell’Euratom, l’Italia, paese fondatore dell’Europa unita, si era tanto allontanato dalla comunità dei suoi alleati e partner europei.
Adesso dobbiamo temere la reazione dei mercati finanziari che già stamattina hanno segnalato le loro preoccupazioni e il loro allarme.
Ma la conseguenza più grave e più pericolosa per l’Italia di questa rottura voluta da Di Maio, Salvini e Conte è di carattere politico e geopolitico: nel momento in cui i cambiamenti epocali e gli assetti del pianeta imporrebbero una sempre maggiore unità dell’Europa, l’Italia si isola guardando non più verso Bruxelles ma verso Visegrad”. Così il senatore del Pd Luigi Zanda in una nota.