‘Le urne anticipate un errore da evitare’
L`Assemblea di Palazzo Madama trasformata in una bolgia. Cori da stadio, urla, insulti: Luigi Zanda, galleggia in questa atmosfera ormai da giorni. Al centro di una tempesta, tra dissidenti pd, grillini, leghisti e vendoliani arrabbiati. Anche ieri che la maggioranza è andata pericolosamente sotto, il capogruppo democrat è rimasto ancorato al suo aplomb. Con qualche eccezione: quando ha contestato il presidente del Senato Pietro Grasso per la decisione di votare a scrutinio segreto l`emendamento della Lega che ha determinato la prima sconfitta della maggioranza sulle riforme.
 Anche lei senatore Zanda ora si mette a contestare Grasso?
«Il presidente ha concesso il voto segreto ad un emendamento il cui contenuto non lo meritava. L`ho detto e ho motivato la mia richiesta sul piano procedurale e di contenuto. Poi il voto è stato concesso e a quel punto non c`è stata da parte mia e di nessun altro senatore del Pd nessuna protesta. Abbiamo rispettato la sua decisione così come dovevamo fare. Lo stesso non può dirsi per i colleghi di Sel,Lega e M5S che in più occasioni hanno interrotto i lavori con modi intollerabili in un Parlamento democratico».
Come giudica il comportamento del presidente?
«Non sempre condivido le sue decisioni e la sua conduzione d`Aula. Se nell`Aula del Senato non verranno ristabilite delle condizioni civili, non violente, non rissose, di lavoro comune risulterà violentemente menomato il regolare svolgimento di un fondamentale organo costituzionale: il Parlamento».
 Il Pd rivive l`incubo dei 101?
«Quello dei franchi tiratori è un delitto perfetto, nessuno sa chi si nasconde sotto quei voti. Ma evocare i 101, una brutta pagina per il Pd, è sbagliato»
Fuori i nomi. Ha qualche sospetto?
«Se li avessi non lo direi».
Non starete demonizzando il voto segreto?
«Considero sbagliato l`utilizzo del voto segreto per ragioni o manovre politiche. Il voto segreto è previsto dall`ordinamento solo per questioni di coscienza o di particolare delicatezza».
Cosa c`è di più delicato di un voto che cambia la Carta costituzionale?
«La Costituzione è l`atto legislativo più importante del nostro ordinamento, ma credo che proprio per questo la si debba onorare con il voto palese».
Nel Pd qualcuno dice che c`è stato un problema di coordinamento.
«Non direi. Il gruppo ha lavorato bene alla riforma. Si è riunito 19 di volte in assemblea, le senatrici e i senatori pd hanno sviscerato tutti gli argomenti».
Però la maggioranza è andata sotto due volte. Prima al Senato poi in commissione Giustizia sul dl carceri. Una giornataccia.
«Il voto di ieri sulle competenze del Senato è stato un voto sbagliato e mi auguro che venga corretto alla Camera. Per quel che riguarda lo scrutinio in Commissione, mi è stato detto però che un senatore della maggioranza ha sbagliato il voto».
 Renzi si è detto disponibile a modificare l`Italicum.
«Ritengo indispensabile che il ballottaggio sopravviva. La soglia per il premio di maggioranza al vincitore può essere elevata, magari al 40 per cento. Le soglie di accesso potrebbero essere portate tra 4 e il 5 per cento».
Lo scontro con Sel rischia di stravolgere le alleanze per le regionali.
 «Sel ha sbagliato a presentare 7 mila emendamenti ma serve continuare a cercare forme di collaborazione nel centrosinistra».
Le elezioni anticipate ora sono più vicine?
«Continuo a pensare che andare alle elezioni anticipate sarebbe una grande sconfitta, un evento dannoso e rischioso per le condizioni economiche, delicatissime, in cui si trova il Paese. Intorno a noi vedo una fioritura di violenza e di guerre che vanno da Gaza, alla Libia, all`Ucraina e all`Iraq. Siamo nel semestre di presidenza europea dell`Italia: andare alle urne è un evento da scongiurare».

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