Legge obiettivo va capovolta e general contractor eliminato
La VII Commissione del Senato ha incardinato il Ddl a prima firma Zanda – presentato sia nella scorsa che nella presente legislatura – sulla ‘Legge quadro sulla valorizzazione della qualità architettonica e disciplina della progettazione’ che contiene la ‘delega al Governo per la modifica del codice degli appalti’.
‘Il testo – spiega il capogruppo del Pd a Palazzo Madama, Luigi Zanda – ha l’obiettivo di affermare che la qualità architettonica è un bene pubblico primario e, quindi, i progetti di trasformazione del territorio, l’inserimento di nuove opere nei diversi ambienti naturali ed urbani – dalla valorizzazione del paesaggio e dei beni culturali alla realizzazione delle reti infrastrutturali – rivestono un interesse pubblico’. Muovendosi da questo presupposto, ‘che trova il suo fondamento nell’art. 9 della Costituzione’, il Ddl ridisegna anche la committenza pubblica a partire da ‘una sostanziale modifica della legge obiettivo’. ‘Trasparenza e anticorruzione. È questo il senso della norma che intende realizzare un’estesa riforma della disciplina degli affidamenti dei lavori, dei servizi e delle forniture prevista dal codice degli appalti. La Legge obiettivo va capovolta nella sua logica, a partire dall’eliminazione del general contractor, figura prevista dalla legge e che concentra gli amplissimi poteri di progettazione e realizzazione delle opere ‘.

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