‘A me è capitato, anche negli ultimi anni, di votare provvedimenti che non condividevo o in parti del contenuto o nella forma. Per esempio, non condividevo l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, e non condividevo che fosse stato disposto con decreto legge, ma l’ho votato. Avevo molti dubbi sul fiscal compact, ma l’ho votato. Ogni volta ho pensato che fosse necessario sia uniformarmi alla volontà della maggioranza del mio gruppo sia a quali sarebbero stati gli effetti politici del mio voto contrario’. Lo ha detto il presidente del gruppo del Pd al Senato, Luigi Zanda, in un’intervista rilasciata a Il Messaggero. ‘Penso che i nostri dibattiti de nano non possano essere infiniti e debbano chiudersi con decisioni. E non conosco un altro modo democratico di decidere, se non a maggioranza’

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