Nessun colpo di stato, ma rigoroso rispetto delle leggi e delle sentenze
‘Per il Partito Democratico, al Senato tocca esclusivamente prendere atto della sentenza della Cassazione e applicare la decadenza prevista dall’ordinamento.
Tutto il resto, tutte le alternative rappresentate anche oggi nelle numerose questioni preliminari, sospensive e ordini del giorno che sono stati presentati, tutte queste alternative all’immediata applicazione della sentenza della Cassazione, sono artifici costruiti per allungare i tempi’. Così, il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda interviene, in dichiarazione di voto, sulla decadenza del senatore Berlusconi. E poi continua: ‘Oggi, visti i fatti e le norme, il voto a favore della decadenza del senatore Berlusconi non è una scelta rimessa alla nostra discrezione politica, è un nostro dovere nei confronti della legalità’. ‘Sono passati quattro mesi dalla notifica al Senato della sentenza con la quale la Cassazione lo ha condannato irrevocabilmente ed ha determinato l’interdizione dai pubblici uffici. Non mi dilungo sui passaggi giudiziari della vicenda. Vado alla sostanza e dico solo che è la prima volta che sento chiamare colpo di stato il rigoroso rispetto delle leggi e delle sentenze’.
‘Il Senato – continua Zanda – è stato pressato in tanti modi, diretti e indiretti, da chi voleva rimandare il voto all’infinito e da chi lo chiedeva subito, prima di qualunque istruttoria. Non ci sono stati né rallentamenti né accelerazioni. Le due Giunte hanno lavorato in modo impeccabile a garanzia della piena legittimit à di questa seduta. Compreso il voto palese, al cui proposito debbo ricordare alla senatrice Alberti Casellati perché sul caso del senatore Di Girolamo io chiesi il voto segreto. Si trattava non della verifica delle condizioni di eleggibilità di un senatore, ma della sua libertà personale, quando cioè il voto segreto è esplicitamente richiesto dal combinato disposto dall’art. 113 del nostro regolamento e dall’art. 13 della Costituzione’.

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