Attenzione, è nella natura del Pd la rappresentanza dei ceti produttivi. Assieme a quella del mondo del lavoro, del ceto medio e delle aree più fragili. Il nostro è un partito che ha come stella polare l`interesse generale del Paese». In tempi in cui il leader in pectore del nuovo M5s Giuseppe Conte dichiara di puntare al voto dei moderati e alla rappresentanza di Pmi e partite Iva, un dirigente di lungo corso e senatore della Repubblica come Luigi Zanda ricorda ai suoi compagni di partito la vera missione del Pd, che è appunto quella di «rappresentare gli interessi generali del Paese».

Dunque il Pd deve andare oltre la rappresentanza del mondo del lavoro, senatore Zanda.

La questione è molto chiara: dove ci sono imprese sane c`è sviluppo, dove il sistema industriale cresce c`è più lavoro. Dove invece le imprese languono langue anche il lavoro. Per uscire dal circolo vizioso dei sussidi e degli ammortizzatori sociali avviato per necessità durante la pandemia occorre dunque puntare sulla crescita delle imprese con una forte politica pubblica di investimenti. È quello che ha ripetuto anche il premier Mario Draghi durante il G7 in Comovaglia, quando ha indicato che il mondo occidentale deve puntare su politiche espansive. Stiamo superando le iniziali prospettive di crescita e andiamo verso il 5%: nel Paese c`è una forte tensione positiva. Lo Stato deve accompagnare questo processo sostenendo lo sforzo delle imprese da una parte e dall`altra sostenendo i lavoratori nell`acquisizione delle specializzazioni e delle competenze necessarie alla nuova fase. D`altra parte il nostro Paese gode di una congiuntura astrale favorevolissima e forse irripetibile: l`enorme mole di Fondi Ue in arrivo, la politica espansiva messa in atto da Draghi, la sospensione del Patto di stabilità e più in generale la consapevolezza ormai diffusa che quel patto va superato.

È il momento di rendere strutturale il Recovery Plan?

Il momento è buono per far fare un salto di qualità all`Europa, passando dall`Unione a un vera Federazione. In fondo anche il rinvigorimento del “patto atlantico” a cui abbiamo assistito in questi giorni tra il G7 e il vertice Nato dice a noi europei che se vogliamo essere protagonisti i accanto all`America di Joe Biden di quella sfida all`equilibrio del Pianeta frutto della tensione tra Paesi democratici e autocrazie dobbiamo creare un vero Stato federale europeo, con voci uniche in politica estera e nella difesa.

Ecco, a proposito di autocrazie. Nel giorno in cui Draghi preparava il bilaterale con Biden è uscita la notizia della visita di Conte e Grillo all`ambasciata cinese…

Seguo con molta attenzione e molto rispetto l`attività di Luigi Di Maio come ministro degli Esteri e devo dire che come democratico e come italiano sono molto soddisfatto.

Letta è il segretario giusto?

Letta sta facendo bene ed io lo sostengo, tutti i sondaggi registrano un Pd in buona salute. Ora, per crescere ancora, la nostra attenzione deve concentrarsi nel trovare una linea politica che costruisca una solida unità, perché la tendenza al frazionismo è il vero tallone d`Achille del nostro partito.

Poca partecipazione ai gazebo, e in alcune realtà elettori chiamati a confermare candidati già investiti. Lo strumento delle primarie è ancora vitale?

Dopo molti anni le primarie avrebbero bisogno di una messa a punto. Io credo che dovremmo cominciare a riflettere sull`opportunità di riservare ai soli iscritti l`elezione del segretario lasciando le primarie aperte agli elettori per la scelta delle cariche istituzionali. Tuttavia la scarsa partecipazione preoccupa: bisognerebbe trovare un criterio per introdurre una sorta di quorum_ I umila votanti di Torino non sono molti ma è ancora un numero rispettabile, se fossero stati 3mila la consultazione avrebbe perso il suo valore.


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