‘Su molte questioni il nostro dibattito d’Aula è stato profondo e fecondo. Ed è un peccato che alcuni parlamentari, sul medesimo argomento, abbiano votato in un modo a scrutinio palese e in un altro a scrutinio segreto. Non era necessario. Non ho neppure condiviso accuse che, quando ci sono state, hanno travalicato una misura che dovrebbe essere sempre rispettata, accuse di tradimento della Costituzione, di rischi per la democrazia’. Lo dice il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell’Aula del Senato nel corso della dichiarazione di voto sul Ddl Costituzionale. E aggiunge: ‘In una grande democrazia europea del XXI secolo come l’Italia, ci si può dividere su tutto, distinguendosi nel merito dei problemi o sulle posizioni politiche. Quel che non possiamo fare e non dovremmo mai fare, è separarci evocando la Corea del Nord, il regime stalinista, gli attentati all’integrità costituzionale. Eppure questo è stato detto. Quando si parla di Costituzione, controllare il linguaggio è molto importante’.

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