‘In un suo intervento sulll’Huffington Post, il senatore Vannino Chiti scrive oggi quanto segue: ‘…poi vedremo cosa produrrà un tavolo che si è chiamato istituzionale per tenerne fuori il più possibile i rappresentanti delle cosiddette minoranze o dei dissidenti’.
Questa insinuazione è priva di fondamento. Il tavolo in questione segue le indicazioni dell’Assemblea dei senatori del Pd, che il senatore Chiti dovrebbe ben conoscere. Ha l’obiettivo di mettere a punto il testo del ddl di riforma costituzionale, in coordinamento tra i gruppi del Partito Democratico di Camera e Senato, al fine di evitare la navetta tra i due rami del Parlamento. Ne fanno parte, oltre al governo, i due presidenti dei gruppi, la relatrice del provvedimento, i due capigruppo Pd nelle Commissioni Affari costituzionali, il senatore Tonini e la deputata Pollastrini che nei due gruppi seguono le materie istituzionali. Altra cosa è il dibattito interno al Pd, che nella Direzione del partito e nei gruppi dei deputati e dei senatori non è mai mancato e continuerà a non mancare in futuro. Tutto il Pd vuole superare il biacameralismo paritario e vuole la riforma che, peraltro, è condivisa per oltre il 90 per cento della sua struttura. Sarebbe auspicabile che in un momento di dibattito in cui si sta cercando una soluzione positiva ai punti ancora in discussione, il lavoro venisse accompagnato da tutti con buona volontà e con toni il meno polemici possibile’. Lo dicono Ettore Rosato e Luigi Zanda, rispettivamente presidenti dei deputati e dei senatori democratici.
Questa insinuazione è priva di fondamento. Il tavolo in questione segue le indicazioni dell’Assemblea dei senatori del Pd, che il senatore Chiti dovrebbe ben conoscere. Ha l’obiettivo di mettere a punto il testo del ddl di riforma costituzionale, in coordinamento tra i gruppi del Partito Democratico di Camera e Senato, al fine di evitare la navetta tra i due rami del Parlamento. Ne fanno parte, oltre al governo, i due presidenti dei gruppi, la relatrice del provvedimento, i due capigruppo Pd nelle Commissioni Affari costituzionali, il senatore Tonini e la deputata Pollastrini che nei due gruppi seguono le materie istituzionali. Altra cosa è il dibattito interno al Pd, che nella Direzione del partito e nei gruppi dei deputati e dei senatori non è mai mancato e continuerà a non mancare in futuro. Tutto il Pd vuole superare il biacameralismo paritario e vuole la riforma che, peraltro, è condivisa per oltre il 90 per cento della sua struttura. Sarebbe auspicabile che in un momento di dibattito in cui si sta cercando una soluzione positiva ai punti ancora in discussione, il lavoro venisse accompagnato da tutti con buona volontà e con toni il meno polemici possibile’. Lo dicono Ettore Rosato e Luigi Zanda, rispettivamente presidenti dei deputati e dei senatori democratici.