Diplomazia densa di eccellenza servitori dello Stato, non di politicanti
‘Non credo che il presidente Monti, la cui principale preoccupazione in questi 18 mesi di governo è stata quella di restituire all’Italia dignità e credibilità internazionale, meritasse tanto dal suo Ministro degli Esteri’. Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda intervenendo nell’Aula del Senato. ‘Il presidente Napolitano ha definito irrituali le dimissioni di Terzi. Oggi, in Parlamento, noi abbiamo il dovere di valutare politicamente un atto che ha la veste formale delle dimissioni, ma che con fondati argomenti potrebbe essere considerato una fuga dalle responsabilità in un momento difficile, ovvero un grave errore di valutazione e financo, oggettivamente, una bassa operazione di parte. Gli interventi oggi alla Camera dell’onorevole Brunetta e anche il dibattito in Senato segnano una manovra politica a tenaglia di cui Terzi si è fatto strumento’. ‘L’ambasciatore Terzi ha motivato le sue dimissioni con la necessità di salvaguardare ‘l’onorabilità del suo Paese, delle forze armate e della diplomazia italiana’. Mi sembra che abbia ottenuto l’effetto esattamente opposto. Le sue sono motivazioni sconcertanti che questa mattina molti media hanno giudicato frutto di improprie motivazioni politiche’. Zanda ricorda come oggi ‘un autorevole quotidiano che si riferisce al centrodestra gli abbia attribuito la volontà di ‘scaricare la colpa sui suoi colleghi per farsi bello con il Popolo della Libertà’. Chi assume rilevanti responsabilità di governo ha il dovere di non mettersi in situazioni che possano essere così severamente interpretate e giudicate. Terzi non avrebbe mai dovuto dimenticare di essere stato chiamato a un così alto incarico solo ed esclusivamente perché proveniente dalla carriera diplomatica, da sempre così densa di servitori dello Stato di altissimo livello e mai da politicanti’.

Ne Parlano