“Non si può fare una cattiva legge elettorale solo per votare a giugno, sapendo che poi non ci sarà una maggioranza. Se l’idea è esportare i capilista bloccati anche al Senato, lasciare una soglia di sbarramento al 3% per la Camera e all’8% al Senato, io dico subito che mancherà il mio voto”.
Così il senatore del Pd Vannino Chiti in un’intervista pubblicata oggi su La Stampa.
“Ci sono due strade per fare una buona legge”, ha proseguito: “un Mattarellum corretto con il 50% di collegi uninominali e il 50% di proporzionale; oppure la bozza della commissione Pd, che prevedeva collegi uninominali, ripartizione proporzionale dei seggi, un piccolo premio di maggioranza a chi arriva primo”.
Sul dibattito interno al Pd, Chiti ha aggiunto: “serve un grande momento di discussione su programmi e alleanze, poi le primarie di coalizione. La scissione sarebbe una catastrofe, due mezzi ulivi non fanno una pianta. Il governo – ha detto infine l’esponente dem – deve affrontare le emergenze, non può essere sfiduciato dalla direzione del Pd”.


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