“Se oggi siamo qui e viviamo in un Paese
libero e democratico e’ grazie a chi ha sacrificato la propria
vita per lasciarci un Paese libero dal nazifascismo. La piazza
di oggi e’ dell’Italia unita antifascista. La Festa della 25
aprile e’ sempre un esercizio importante per la memoria della
Resistenza, soprattutto per raccontare a chi nasce oggi da dove
veniamo. I valori incarnati dalla Liberazione, e non della
liberta’ come continua ostinantamente a dire la destra italiana,
sono alla base dell’Italia di oggi. Questa piazza, partecipata
anche da tanti giovani, non e’ solo per dire mai piu’ al
fascismo del ventennio ma a tutti i fascismi striscianti che si
ripropongono nella societa’ di oggi. Fascismi che vengono gia’
espressi da alcuni regimi nel mondo e sono cavalcati da
leadership di destra celate da uno pseudo conservatorismo che
alimenta sempre piu’ lo scontro sociale. Le forme attuali di
fascismo sono l’intolleranza verso chi la pensa diversamente, il
no ai diritti civili e umani, cosi’ come la cancellazione dei
diritti sociali, il bavaglio alla stampa libera e per restare
sui temi dei dibattiti attuali in Parlamento ne sono la
dimostrazione l’intervento vergognoso sulla legge 194 e i
tentativi di limitare le liberta’ delle donne di decidere
sull’aborto e sul proprio corpo, l’insofferenza verso le forme
di controllo del Parlamento sul governo esplicitato da un Def
per la prima volta senza numeri reali, fatto per nascondere la
verita’ sulle loro intenzioni di politica economica sui tagli a
sanita’ e scuola che per la destra vanno privatizzate. Per non
parlare dei fili spinati che sono l’unica ricetta della destra
in Italia e in Europa sull’immigrazione. Sono tutti sintomi di
una cultura strisciante postfascista che il PD contrasta
profondamente. E, in ogni caso, ogni anno qui si rinnova con
grande passione civile la memoria di chi celebra l’anniversario
della Liberazione per ricordare la liberazione del Paese dal
regime fascista e dall’occupazione nazista dell’Italia durante
la Seconda guerra mondiale. La Festa del 25 aprile e’ anche
l’anniversario della Resistenza ed e’ dedicata al valore dei
partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono
alla liberazione del Paese. Anche per questo la premier Meloni e
tutto il suo partito non riesce a chiamarla con il suo nome:
festa della liberazione! Presidente Meloni questa non e’ una
festa di partito come la chiama lei, definendola festa della
liberta’. Questa e’ la festa della Liberazione che ha dato
all’Italia questa bella Costituzione antifascista che gli
italiani non vi permetteranno di cambiare”. Cosi’ il Presidente
dei Senatori del Partito Democratico partecipando al corteo Anpi
di Roma.


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