“Le persone colpite da Sindrome di Stoccolma, dicono i manuali, ‘provano un sentimento positivo nei confronti del proprio aggressore che può spingersi fino all’amore e alla totale sottomissione volontaria’. Si ravvisano alcuni segni di questa patologia in quegli esponenti dell’opposizione che vorrebbero sostenere il cosiddetto decreto dignità, un provvedimento dei cui contenuti poco sappiamo (sono passati nove giorni dall’annuncio ma non c’è un testo), se non che sembrano pensati apposta per ostacolare la creazione di posti di lavoro, la crescita e gli investimenti, valori che un’autentica sinistra riformista non può che difendere a spada tratta. I sostenitori di questa linea, ancora affranti perché il Pd non ha fatto il governo con il M5S, adesso hanno come primo desiderio quello di “separare i 5S dalla Lega” per poi allearsi con loro. Detto con affetto: ma davvero le repliche della realtà non contano niente per voi? Davvero credete che due partiti che hanno dato più prove di essere uniti da uno spregiudicato patto di potere si faranno dividere da un gesto di sottomissione volontaria di un pezzo di Pd che trova la propria ragione d’essere nel porsi come “partito della trattativa” con i grillini? Il M5S non è vittima di Salvini. È complice di Salvini.  Siccome credo nella disciplina di partito, sul come votare mi rimetterò come sempre alle decisioni del gruppo.  Ma ci tenevo a precisare che, quando il gruppo discuterà dell’argomento, la posizione che terrò è quella che ho appena spiegato”. Lo scrive su Facebook il senatore del Pd Dario Parrini.


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