Valutare effetti provvedimento su economia agricola e bilanci comunali
“In data odierna ho firmato un’interrogazione urgente al Ministro dell’economia e delle finanze, proposta dalla collega Donatella Albano, riguardo un decreto ministeriale di prossima emanazione con il quale si individua una precisa lista di comuni dove, a decorrere dall’anno di imposta 2014, si applicherà l’esenzione IMU per i terreni agricoli sulla base della loro altitudine, diversificando eventualmente tra terreni posseduti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionisti e gli altri soggetti”. È quanto dichiara il senatore Pd Francesco Scalia.
“L’emanazione del decreto – continua il senatore – e i criteri di altitudine ivi contenuti prefigurano effetti negativi sia sull’impresa agricola, per l’aggravio di spesa a livello contributivo, sia per i comuni non più considerati montani, in quanto perderanno ulteriori quote del Fondo di Solidarietà che possono mettere a rischio default i bilanci”.
“Da quanto si apprende – aggiunge – l’emanazione del decreto avverrà a ridosso della scadenza dei termini di pagamento e obbligherà i contribuenti a pagare l’imposta entro il 16 dicembre in un’unica rata. A ciò va aggiunto che l’esenzione IMU per i terreni agricoli, che fino ad oggi copriva circa 3500 comuni italiani, nelle intenzioni del governo sarebbe limitata solo a 1500 e per quei comuni che superano la soglia dei 600 mt di altezza. Nei restanti comuni, si applicherà una esenzione diversificata a seconda del criterio dell’altitudine: esenzione parziale da 600 a 281 mt; nessuna esenzione sotto tale soglia”.
“Nella interrogazione che ho sottoscritto – conclude Scalia – si chiede di sapere quando si prevede l’emanazione del decreto oggetto di interrogazione e se il ministro abbia valutato le ripercussioni di tale provvedimento, sia sulle imprese agricole che per la gestione dei territori. Un problema molto sentito soprattutto nella nostra provincia, come testimonia il tempestivo grido d’allarme lanciato dal Sindaco d’Amesano, in cui il settore agricolo è ancora centrale nel sistema produttivo locale e dove la struttura orografica configura una molteplice presenza di comuni montani, che con la nuova norma perderebbero i relativi trasferimenti, con conseguenze disastrose per i bilanci e, quindi, per i servizi ai cittadini”.

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