”La decisione di non candidare i due assessori uscenti Aitini e Gieri rischia di danneggiare quella vocazione plurale e inclusiva che è alla base del Partito Democratico, oltre a vanificare il senso delle Primarie. Primarie che a Bologna
sono state un’importante e partecipata opportunità di discussione sul
futuro della città. E sarebbe un grave errore se da strumento di
partecipazione e inclusione si trasformassero in occasione per mettere
in atto rese dei conti. Intendiamoci: il futuro sindaco avrà tutto il
diritto di scegliersi la squadra di governo che riterrà più adatta; ma
non si comprende perché due assessori uscenti che hanno ben operato
per la loro comunità non possano essere candidati nelle liste del
partito in cui militano da anni. Ho stima di chi guida il partito sul
territorio e a livello nazionale. Ne conosco la fatica e gli sforzi,
avendo fatto questo lavoro in Lombardia per tanti anni, dove mi hanno
sempre guidato due principi guida del Partito Democratico: la ricerca
di uno spirito unitario e il rispetto del pluralismo. Per questo, pur
nel rispetto dell’autonomia dei territori, non si può che essere molto
preoccupati per quanto sta avvenendo. E auspico che il segretario
nazionale intervenga per un chiarimento che ristabilisca le basilari
regole di pluralismo politico e culturale della nostra comunità”. Lo
dichiara Alessandro ALFIERI, coordinatore nazionale di Base
Riformista, l’area dem che fa capo a Luca Lotti e Lorenzo Guerini.


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