“C’è tutta la comprensione politica per la
fase politica che sta vivendo… Dico solo che a volte potrebbe anche
essere più prudente nei giudizi che da del Pd perchè senza il Pd non
c’è alcuna alternativa”. Il senatore dem, Alessandro Alfieri,
interpellato dall’Adnkronos commenta così l’intervista oggi di
Giuseppe Conte. “E’ chiaro che se si vuole costruire l’alternativa a
Meloni occorre trovare il modo per lavorare insieme. E’ un lavoro che
va fatto su alcuni punti. In Parlamento lo stiamo già facendo spesso.
Per vincere non occorre solo stare insieme ma avere un progetto per il
Paese”.
Senatore Alfieri, Conte si definisce ‘indipendente’ a fronte di un Pd
che vota insieme a Giorgia Meloni per Ursula Von der Leyen e per il
sostegno militare a Kiev. Il Pd come Fdi? “Se la Commissione europea
fosse saltata, avremmo fatto un regalo enorme a Putin e a chi punta ad
indebolire le istituzioni comunitarie. Ci siamo fatti carico di questa
responsabilità, consapevoli di essere la prima delegazione nel gruppo
dei socialisti e democratici. Noi pensiamo che essere progressisti è
non girarsi dall’altra parte davanti all’aggressione brutale russa al
popolo ucraino. E investire nella difesa europea vuol dire fare un
passo in avanti decisivo verso l’Europa politica, sogno dei padri
fondatori”.
Senatore Alfieri, continuerete ad essere ‘testardamente
unitari’ nonostante tutto? “Il Pd è forte perché plurale, popolare e
riformista. Sappiamo che la principale forza politica ci richiede un
di più di responsabilità e pazienza. Quel testardamente unitari che
ripete Elly Schlein non vuol dire però che staremo zitti. Perché chi
gioca ad indebolire il Pd, indebolisce la costruzione
dell’alternativa”.
All’assemblea di Energia Popolare che avete fatto sabato a Roma,
Stefano Bonaccini ha chiesto innanzitutto di superare i veti per
costruire l’alternativa. Ci riuscirete? “Con i veti e i rancori che
vengono dal passato non si va da nessuna parte. Dobbiamo guardare
avanti se vogliamo costruire un’alternativa al governo Meloni. Come
abbiamo fatto in Emilia Romagna e Umbria: candidati credibili e
alleanza larga su un progetto condiviso. Certo, a livello nazionale è
più difficile ma non c’è alternativa. Serve generosità da parte di
tutti”.