“La Corte dei Conti UE sancisce ciò che come Partito Democratico sosteniamo da tempo. L’ossessione del governo nel celebrare l’arrivo delle rate semestrali cozza con la realtà. Il governo è tutt’altro che il primo della classe in Europa. Ha solo rinviato gli obiettivi più difficili da raggiungere al 2026. Risultato: si ritroverà con la maggior parte degli investimenti da finalizzare nella seconda parte del 2026 diversamente dai principali Paesi europei. Il rischio è che questi ritardi impattino sulla crescita del nostro Paese, le cui stime del Pil sono strettamente legate all’attuazione del PNRR. Servirebbero meno autocelebrazioni e maggiore velocità nella messa a terra dei progetti dei ministeri e nel pagare gli enti locali che hanno dovuto anticipare le risorse degli investimenti in fase avanzata”. Così il senatore Alessandro Alfieri, responsabile Riforme e PNRR del Pd.


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