Alessandro Alfieri, componente della segreteria del Pd: cosa pensa di queste candidature alle elezioni europee? Stanno facendo tanto rumore…
«È normale. Quando si annunciano elezioni così importanti come quelle del giugno prossimo è normale che se ne parli».
Se ne parla tanto dentro al partito, ma senza avere ancora certezze.
«Presto ne discuteremo in segreteria, ho chiesto che venga fatto. Il nostro progetto per l`Europa è fondamentale. E decisivo un risultato delle forze che difendono l`integrazione europea, la solidarietà come principio fondante».
Si parlerà anche delle intenzioni della segretaria Elly Schlein sulla sua candidatura alle elezioni?
«Non facciamola diventare una telenovela. Serve una decisione in tempi rapidi».
Lei cosa pensa?
«Sarà lei a decidere. Però..».
Però?
«Le parole di Romano Prodi non rappresentano soltanto il suo pensiero. Nella comunità democratica è ampiamente condivisa la sua idea: chi si candida deve poi andare a ricoprire quel ruolo. Sono convinto che la segretaria ne terrà conto, consultandosi con gli organi del partito».
Non crede che la candidatura di Elly Schlein al Parlamento europeo possa rappresentare un traino per il Partito democratico?
«I segretari del Pd non si sono mai candidati alle elezioni europee e abbiamo ottenuto risultati importanti. La segretaria porterà il suo valore aggiunto a prescindere dalla candidatura».
Cosa glielo fa dire?
«Che i segretari hanno dato la loro impronta non candidandosi. Mettendo in campo squadre plurali. E valso per Franceschini, come per Zingaretti e Renzi».
Renzi da segretario candidò cinque donne in altrettante circoscrizioni italiane per le Europee e portò a casa il 4o%. Pensa che si debbano candidare tutte donne?
«Bisogna mettere in campo tutte le donne e gli uomini che possono interpretare al meglio il nostro progetto. E penso alle parlamentari europee che già sono lì, alle parlamentari italiane. Ma anche a
tutti i rappresentanti dei territori. Risorse che devono essere valorizzate. La parità di genere è un tratto identitario del Pd. E il paradosso è che un`eventuale candidatura della segretaria danneggerebbe le donne».
Intende se Elly Schlein decidesse di fare da capolista nelle cinque circoscrizioni elettorali?
«È un dato oggettivo. Comunque credo che le candidature debbano andare di pari passo con i programmi. Le nostre battaglie in Europa sono fondamentali».
Quale la più importante?
«Arginare l`avanzata dell`estrema destra. Bisogna impedire che da Ortón a Marine Le Pen affossino l`Europa».


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