Una due giorni di manifestazione a Napoli, ieri e oggi, per dire no al “Ddl spacca Italia” di Roberto Calderoli e per rimarcare che “l`Italia è una e indivisibile”. Per una volta il Pd, nella sua opposizione all`autonomia differenziata targata Lega, ha incrociato un sentimento diffuso. Tanto che sono presenti anche rappresentanti degli altri partiti di opposizione (Roberto Fico per il M5s ed Elena Bonetti per il Terzo polo) e delle parti sociali. «L`idea è proprio quella di mandare un chiaro messaggio al governo non solo da parte del Pd, ma di un pezzo importante del Paese. Questa è una partita nazionale», dice il senatore dem Alessandro Alfieri, entrato in quota minoranza nella segreteria di Elly Schlein come responsabile delle riforme e del Pnrr. Ma la posizione del Pd, ci tiene a precisare Alfieri, non è contraria all`autonomia in sé: «L`autonomia e il municipalismo sono alla base delle culture fondatrici del Pd, da Don Sturzo al socialismo emiliano di Renato Zangheri. Per questo abbiamo presentato tra gli altri un emendamento che va nella direzione di contrastare il neo centralismo regionale: si prevede che le funzioni amministrative nelle materie oggetto di differenziazione siano attribuite ai comuni secondo i principi dell`articolo u8 della Costituzione». C`è poi la questione «macroscopica dei Lep», continua Alfieri. «A partire dalla necessità che siano definiti per legge o decreto legislativo e non da un Dpcm e dalla necessità che si definiscano i Lep per tutti i diritti civili e sociali e non solo per quelli oggetto di differenziazione». Chiaro che una definizione così accurata del Lep richiederebbe più tempo di quello stabilito da Calderoli -, ossia entro fine anno. Gli emendamenti presentati dal Pd chiedono anche un ruolo maggiore del Parlamento in tutte le fasi dell`autonomia, e questo è uno dei punti condivisi anche da Fratelli d`Italia e Forza Italia. E c`è il nodo delle materie da trasferire. Il Pd ha presentato proprio in queste ore una proposta di legge quadro costituzionale per riportare a competenza esclusiva dello Stato alcune materie cruciali per lo sviluppo e la programmazione economica come produzione, trasporto e distribuzione nazionale dell`energia, grandi reti di trasporto e navigazione e coordinamento finanza pubblica). Non solo. «Negli emendamenti al Ddl Calderoli si esclude che si possa procedere ad ulteriori attribuzioni di forme di autonomia ai sensi dell`articolo u6 della Costituzione nelle materie di competenza esclusiva dello Stato che la Costituzione prevede di poter differenziare, in particolare le norme generali sull`istruzione e la tutela dell`ambiente», spiega Alfieri. C`è infine, last but not least, l`ambito della copertura: «Occorre garantire copertura alla definizione di tutti i Lep e al fondo di perequazione, che deve essere non solo verticale ma anche orizzontale».


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