Una mozione già pronta, firmata Pd, da presentare con l`obiettivo di evitare perdite di tempo, e con l`auspicio che il resto dell`opposizione “si compatti” attorno all`urgenza, dice Alessandro Alfieri, senatore dem e membro della segreteria pd con delega alle Riforme e al Pnrr. “Abbiamo già sottoposto i nostri punti ai colleghi delle altre forze politiche del centrosinistra, e non abbiamo motivo di dubitare che non ci sia accordo su questi temi, su cui è importante restare uniti, visto anche che un lavoro comune proficuo era stato fatto sotto il governo Draghi”. Sono giorni decisivi: il tempo stringe, il Fmi richiama l`Italia a una “tempestiva implementazione”, l`ex premier Romano Prodi, dal Festival dell`Economia di Trento, sottolinea l`importanza dello strumento europeo. Ma gli obiettivi da individuare e raggiungere per poter accedere alla terza e quarta rata di fondi europei sembrano un miraggio. Dall`opposizione, il capogruppo dei senatori dem Francesco Boccia, intervistato da questo giornale, ha chiamato in causa il ministro per gli Affari Europei, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto (“questa destra non crede nel Pnrr e danneggia l`Italia”), ma anche la compattezza a sinistra ha il suo peso, tanto più che su alcuni argomenti, ri- conversione ecologica in testa, non si riscontra grande unanimità: “Sul Pnrr il nostro impegno non deve conoscere distinguo. E tutti aspettiamo in Aula il ministro Fitto”, dice Alfieri, enucleando i temi su cui la mozione richiamerà l`attenzione del governo: “Se si guarda all`Europa, vediamo che la Germania ha già concordato con la Commissione due modifiche tecniche, e che la Spagna e il Portogallo stanno interagendo con continuità con gli organismi preposti. L`Italia invece non ha ancora presentato le sue, di proposte. E va bene che c`è stato un cambio di governo, ma era otto mesi fa. Abbiamo ascoltato infinite discussioni sul tema della governance, ma poi con grande ritardo ci si è ridotti a chiedere ai vari ministeri su quali progetti si vorrebbero introdurre cambiamenti. Ci dica, il governo, qual è l`idea, quali sono le proposte”. Alfieri pone l`accento anche sul “capitolo aggiuntivo” REPowerEU, “i cui fondi possono servire per progetti che riguardano settori importanti, come quello energetico, specie per la spinta alle energie rinnovabili e il fotovoltaico, su cui si era cominciato a consultare le principali aziende del paese. Abbiamo sollecitato un`azione in questo senso, ma c`è chi ci ha fatto notare che c`è tempo fino ad agosto. Solo che agosto è il time limit, è adesso il
momento. I tre miliardi di REPoweEU sono risorse importanti da poter spendere. Da mesi chiediamo al governo quali siano i progetti in campo, ma ci sono arrivate risposte frammentarie”. Il Pd, dice Alfieri, “ha creduto nel Pnrr fin dall`inizio, come occasione e strumento per lavorare su alcuni nostri nodi strutturali, nell`ottica di un vero e proprio progetto paese. Sappiamo che parallelamente dobbiamo aiutare, con una semplificazione a livello di procedure, a partire dal Codice degli Appalti, l`azione delle comunità locali, in modo che i fondi possano essere spesi. Ma i ritardi cominciano a essere tanti, anche su obiettivi trasversali come la transizione ecologica e gli asili nido”. La mozione che il Pd sta sottoponendo preventivamente anche alle altre forze d`opposizione verte proprio sulla riaffermazione della centralità del Pnrr come “strumento da adottare, sorta di bandiera di un progetto-paese”, dice Alfieri, “e sulla necessità di “procedere speditamente” per poter accedere alla terza e quarta rata. Ne va della credibilità di un`Italia che ha goduto di una grande apertura di credito. Non ci possiamo permettere di sbagliare, specie in un momento di emergenza, con la Romagna sommersa. E spero che nessuno, nel centrodestra, voglia più fare opera di sciacallaggio politico televisivo”.


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