“Intervengo per ribadire ancora una volta la nostra richiesta di poter ascoltare in quest’Aula il ministro degli affari esteri Antonio Tajani. Nonostante ciò che il ministro dice, che non è stato interpellato e non gli è stato chiesto alcunché, noi siamo qui a ripetere che è necessario che il ministro Tajani riferisca in Aula sulla tragedia che aumenta di giorno in giorno a Gaza. Siamo qui a ribadire che non si può stare zitti davanti a quello che sta succedendo”. Lo ha detto in Aula il senatore Alessandro Alfieri, capogruppo del Pd nella Commissione Esteri e membro della segreteria nazionale del Pd.
“Colpisce il silenzio assordante del governo – ha sottolineato Alfieri – che si limita alla retorica di ‘Food for Gaza’. Ma si rende conto il governo che stanno bloccando gli aiuti umanitari per mettere in campo la nuova operazione ‘Carri di Gedeone’? Non ci si può limitare a quello, il quadro sta cambiando. Lo stesso Trump, e sottolineo lo stesso Trump, andrà nel Golfo la settimana prossima, andrà in Arabia saudita e incontrerà i sei paesi del consiglio di cooperazione del golfo e non andrà in Israele. Lo stesso Trump sta mandando un segnale a Netanyahu e noi non siamo neanche in grado di dire con nettezza che quello di Netanyahu è un governo criminale e che va fermato. E lo dico nel momento in cui ci sono frizioni evidenti nel governo israeliano, il ministro della difesa, il capo dello Shin Bet, la procuratrice generale sono stati silurati. Dentro lo stesso mondo arabo si alzano voci contro Hamas, la stessa autorità nazionale palestinese ha detto che non c’è più posto per Hamas a Gaza. E noi che facciamo, lasciamo sole le persone che si stanno ribellando in Israele e nella striscia di Gaza, le lasciamo senza sostengo politico? E rinunciamo a fare in modo che la Ue parli con una voce sola, dilapidando il patrimonio di relazioni e di dialogo con il mondo arabo che ha caratterizzato l’Italia, in modo bipartisan, per anni? Per questo esprimiamo con grande nettezza e chiarezza solidarietà e vicinanza alle associazioni sia israeliane che palestinesi che oggi si incontrano a Gerusalemme per far partire il summit per la pace dei popoli, per dire che è ora di mettere fine alla guerra, di riportare ognuno a casa sua e di fare la pace”


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