“I dati finanziari pubblicati da STMicroelectronics confermano un trend allarmante già oggetto di nostre interrogazioni in Parlamento: il calo dei ricavi e una forte contrazione dell’utile rappresentano un segnale di forte difficoltà per un settore strategico come quello dei semiconduttori. In un contesto globale sempre più competitivo, non possiamo permetterci di perdere terreno anche in questo comparto, cruciale per l’indipendenza tecnologica e l’autonomia industriale dell’Italia e dell’Europa. L’industria dei semiconduttori è la spina dorsale dell’innovazione in settori chiave come l’automotive, l’intelligenza artificiale e le infrastrutture digitali. Il rallentamento degli investimenti e l’impatto della ristrutturazione dei costi rischiano di compromettere non solo la crescita di STMicroelectronics, ma anche il nostro posizionamento nella corsa globale all’innovazione tecnologica. È necessario un impegno deciso a livello europeo e nazionale per garantire il rafforzamento della capacità produttiva, investire nelle filiere strategiche e sostenere le imprese del settore. In Senato abbiamo presentato un’interrogazione per capire meglio la situaziione, ma il Governo si è nascosto dietro un silenzio che denota scarsa attenzione sul tema. La transizione verso nuove tecnologie, come il carburo di silicio e la produzione a 300mm, è un’opportunità che va sostenuta con politiche industriali adeguate, evitando il rischio di una dipendenza strutturale da altri attori globali”, così in una nota i parlamentari PD, Anna Ascani, Lorenzo Basso, Andrea Casu, Antonio Nicita.
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