“Quella di Marina Berlusconi è una
delle tante voci autorevoli nel centrodestra che sollecita la
politica a fare il suo dovere e a occuparsi del tema della fine
della vita, senza mettere la testa nella sabbia. Vediamo se
anche questa sollecitazione porterà a qualcosa di più concreto.
Finora le prese di posizione che ci sono state nel centrodestra
sulla questione non si sono tradotte in nulla di costruttivo.
Basta vedere la palude in cui si trova il disegno di legge al
Senato, da un anno all’esame delle commissioni Giustizia e
Sanità”. Così il senatore del Pd, Alfredo Bazoli, primo
firmatario di uno dei testi proposti sull’argomento,
interpellato dall’Ansa sulle dichiarazioni di Marina Berlusconi
a proposito dei diritti civili.
Bazoli ha poi ricordato che sul provvedimento si sono
concluse le audizioni (“Sono state decine, molte volute dal
centrodestra ma spesso con un intento dilatorio”) e poi si è
deciso di costituire il comitato ristretto per definire un testo
base rispetto ai 5 depositati (due del Pd, a prima firma di
Bazoli e Dario Perrini; uno del M5s di Elisa Pirro; uno del
capogruppo di Avs, Peppe De Cristofaro e uno di FI presentato da
Adriano Paroli). “Ma in due mesi il comitato ristretto si è
riunito 4-5 volte senza esito – ha aggiunto il senatore Dem – E’
una situazione che è figlia dell’inadeguatezza del centrodestra
che è spaccato, tra chi non vuole la legge e chi è disponibile a
discuterne. Finora però è prevalsa la tendenza a tergiversare”.


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