Coniugare il bisogno di mobilita’,
con la tutela dell’ambiente e la sicurezza delle persone. E’
stato questo il tema principale della conferenza sulla
ciclovia del Garda che si e’ tenuta oggi in Senato.
“L’incolumita’ dei pedoni e dei ciclisti e la tutela del
nostro amato e apprezzato territorio non possono essere
subordinati alla costruzione di un’opera altamente
impattante dal punto di vista ambientale ed economico”. C’e’
la necessita’ di un progetto che assicuri “fruibilita’,
interconnessione e intermodalita’”, connettendo la ciclovia
con la via d’acqua mediante azioni di moderazione del
traffico e con un’adeguata offerta intermodale alternativa.
A tal proposito, “contatteremo anche il ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, al fine di potenziare il
trasporto sostenibile su acqua. Sosteniamo percio’ l’idea di
una mobilita’ dolce, che rispetti la sicurezza dei cittadini
e la morfologia del territorio, assicurando il rispetto dei
criteri di sostenibilita’ ambientale. I costi connessi al
progetto della Ciclovia sono lievitati in maniera
esorbitante negli ultimi anni, tanto da metterne in dubbio
la fattibilita’. Chiediamo che venga data priorita’ ad altre
opere strategiche per il territorio, come quella del
collettore del Lago di Garda, indispensabile infrastruttura
per la tutela del bacino idrico piu’ grande d’Italia. Il
patrimonio idrico del Lago di Garda, fonte di benessere per
il settore del turismo e fonte di approvvigionamento in
agricoltura, va tutelato con urgenza”. Questa la sintesi
della conferenza stampa “Ciclovia del lago di Garda: una
questione aperta”, promossa dalla senatrice di Alleanza
verdi e sinistra Aurora Floridia, commissione Ambiente,
Infrastrutture e Turismo, con gli interventi del senatore
Alfredo Bazoli (Pd), commissione Giustizia; la senatrice
Barbara Guidolin (M5s), Commissione inchiesta su illeciti
ambientali; la senatrice Mariastella Gelmini (Az),
commissione Affari costituzionali. Hanno preso parte alla
conferenza anche Paolo Pileri, professore di Pianificazione
territoriale ambientale, Politecnico di Milano e Paolo
Ciresa, coordinamento interregionale per la tutela del
Garda.


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