“Preferisco non commentare. Ogni parola, gravissima, si commenta da sé. Dico solo che se il contratto con il Pd è l’ultima cosa che il Movimento 5Stelle avrebbe voluto fare, non capisco l’accanimento dinanzi a considerazioni rigorose di chi ritiene che il Governo del Paese sia una cosa seria”. Così la Senatrice Teresa Bellanova, viceministro allo Sviluppo Economico, ha commentato le dichiarazioni di Luigi Di Maio, rispondendo ai giornalisti a margine della discussione ‘Primo maggio oggi?’ che si tiene nel Circolo “Di Vittorio”, al quartiere Paolo VI di Taranto. “Ancora oggi, a distanza di circa 2 mesi – dice Bellanova – continuo a chiedermi perché mai si sia esercitato e si continui ad esercitare un pressing di questa natura su chi non ha vinto, per affrontare un problema che evidentemente è innanzitutto delle forze politiche che hanno raccolto il consenso elettorale. E lo hanno raccolto partendo da premesse e programmi antitetici al nostro”. “Questo, per me – aggiunge – significa affrontare il merito delle questioni, che non è risolvibile con formule pasticciate di cui ancora non comprendo né la ratio né i contenuti. Non si governa per formule o per contratti ma con scelte precise e a volte difficilissime”. “Perché ribadirlo equivale a compiere delitto di lesa maestà? Per questo dico al mio partito: discutiamo nel merito, al nostro interno. Discutiamo del nostro ruolo in Parlamento e del modo in cui intendiamo dettare l’agenda politica”. “Con chi ci accusa di essere impresentabili solo perché non ci prestiamo ad un gioco al massacro – conclude – non credo ci siano molte cose da dire. E io sono una che considera il dialogo e la relazione fondamenti della politica”.


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