“Per molto meno di quanto va emergendo a Roma il Movimento 5Stelle avrebbe fatto in Parlamento e in Aula le barricate. Per molto meno avrebbe sobillato supporter con cori da stadio e invettive dinanzi alle Camere, alzato cartelli e occupato banchi. Un amalgama di interessi privati e pubblica corruzione che non risparmia, stando alle cronache odierne, né 5Stelle né Lega e che anzi vede i protagonisti dello scandalo Stadio come gli stessi fautori del Governo giallo-verde. Un amalgama raccapricciante su cui ci auguriamo che la magistratura faccia luce al più presto (non siamo giustizialisti e la presunzione d’innocenza è sacra), ma che in ogni caso solleva un problema politico enorme. Questa è la scena. Malcostume, incompetenza, affarismo, intrecci più che pericolosi, etero direzione, conflitto di interessi, tentativi di insider trading ai danni del Paese”. Lo dice la senatrice del Pd Teresa Bellanova.
“Solo alcuni giorni fa rivolgendosi al ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico – prosegue Teresa Bellanova – un deputato 5Stelle lo aveva invitato a derattizzare il Mise, a proposito degli Uffici. Ieri abbiamo ascoltato in un intervento alla Camera l’On. Crippa, sottosegretario al Mise, confondere Aree di crisi complessa e Zone economiche speciali, come fosse uno studente di economia al primo anno, per cui forse è il caso, prima di parlare, di studiare e avere contezza della platea di strumenti che il nostro Governo ha individuato e impiegato per sostenere i territori e il Mezzogiorno. Per questo gli uffici del ministero del Lavoro e del ministero dello Sviluppo Economico vantano competenze e saperi tecnici di eccellenza. Rispettare i lavoratori, anche quelli del Mise, e chiedere loro lumi, sarebbe meglio. Aiuterebbe a evitare svarioni imbarazzanti di questa natura e soprattutto a farci chiedere quotidianamente in che mani stiamo”.


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