“L’Ilva è una questione troppo seria, delicata e strategica per il nostro Paese perché venga quotidianamente svilita e ridotta a pretesto per ridicole prove muscolari e tutte mascoline, fuorvianti rispetto alla concreta posta in gioco che non è la fortuna o l’accreditamento politico di questo o di quello, ma la possibilità di tenere insieme il futuro di 20mila lavoratori, salute e ambiente, sviluppo di qualità, competitività del sistema-paese, qualità del lavoro e della vita a Taranto”. Lo dice la senatrice del Pd Teresa Bellanova.
“Una posta in gioco per me chiarissima in tutti questi anni – prosegue Bellanova – in cui ne ho sentite francamente di tutti i colori, da parte di chi non aveva e non ha la minima contezza e da parte di chi ha cavalcato in modo strumentale e scellerato la polemica. Se ho scelto di tacere in questi mesi è per senso di responsabilità e perché la trattativa tra azienda aggiudicataria, parti sociali, AS, potesse definirsi nel modo migliore. Continuo a ritenere, a maggior ragione dinanzi ad alcune dichiarazioni di esponenti politici oggi alla guida del Paese, che l’unica soluzione possibile non possa prescindere dal Piano Ambientale e dal Piano Industriale presentati da Mittal, oggetto del Tavolo di trattativa e ampiamente migliorati grazie al confronto tra le parti, né dalla proposta già avanzata dal nostro Governo sul versante occupazionale, ivi compresa la costituzione di una nuova società di servizi capace di assorbire non meno di millecinquecento lavoratori a tempo pieno e le risorse destinate ad incentivare gli esodi volontari. L’On. le Boccia che, pure senza nulla eccepire né in commissione né in aula, ha concorso all’articolato percorso normativo sulla base del quale è stato adottato il provvedimento del Governo di aggiudicazione a Mittal, dica con chiarezza e precisione quale sarebbe l’ alternativa concreta e non si rifugi in dichiarazioni assolutamente generiche e talvolta financo ambigue e sibilline. E se per caso fosse in possesso di informazioni riservate quali fonte per le sue ricorrenti esternazioni – conclude BEllanova –  abbia la compiacenza di farle conoscere, innanzitutto ai lavoratori dell’ILVA e a tutti i cittadini di Taranto”.


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