“Il governo è intenzionato a dare attuazione alla proposta di Elon Musk, finalizzata a ridefinire alcuni capitoli del Pnrr e ad assegnare a Starlink il compito di andare a coprire le cosiddette aree grigie del Paese, dove la copertura a banda larga o tramite fibra ottica è parziale o limitata?”. E’ quanto chiede all’Esecutivo il presidente del gruppo del Pd al Senato Francesco Boccia, con un’interrogazione sottoscritta dalle senatrici e dai senatori dem e rivolta alla Premier e al ministro Adolfo Urso.
Nell’interrogazione, i senatori dem fanno riferimento alle notizie di stampa relative “a un accordo tra la Premier Meloni ed Elon Musk che prevedrebbe appunto la revisione del Pnrr e l’affidamento a Starlink della connessione delle aree grigie, laddove la banda dovrebbe arrivare a 1 Giga. La Presidenza del Consiglio avrebbe incaricato il ministero delle imprese e del Made in Italy di occuparsi della proposta e Cassa Depositi e Prestiti sarebbe stata informata della volontà del Governo di approfondire concretamente questa possibilità”.
“Recenti studi sulla performance dei servizi Starlink in Italia – spiega Boccia nell’interrogazione – evidenziano tuttavia alcune criticità. Starlink non rappresenta una sostituzione per la connettività in fibra, ma costituisce una soluzione che risulta valida esclusivamente in aree estremamente remote, dove l’accesso alla rete cablata è inesistente. La velocità media delle connessioni internet è poco sopra i 100 Mbps, paragonabile ad una connessione in fibra ottica misto rame (Vdsl). La proposta di Starlink rischia quindi di far ‘bucare’ all’Italia gli obiettivi di ‘Italia a 1 Giga’, tutto il Paese connesso a quella velocità entro giugno 2026. Ciò comporterebbe inoltre l’ennesima revisione del Pnrr, con scorporo di risorse in favore di Starlink e l’abbandono dei progetti finalizzati alla copertura fisica delle ‘aree grigie’. Le conseguenze sarebbero la penalizzazione delle aree interne e il mancato sviluppo delle reti ‘future proof’ in grado di soddisfare, su tutto il territorio nazionale, il fabbisogno di connettività minima per la fruizione di servizi di sempre più avanzati. Per questo chiediamo al governo di conoscere lo stato di avanzamento dei progetti di ‘Italia a 1 Giga’ e di confermarne i progetti e se abbia valutato i rischi di investire risorse del Pnrr sulla proposta di Starlink, sul conseguente mancato completamento della rete a banda ultralarga su tutto il territorio italiano e sull’assetto del mercato interno e la tenuta delle imprese del settore, anche per il futuro”.


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