“Questa delega è insieme un’occasione persa e un provvedimento che racchiude in sé tutti i motivi per cui destra e sinistra sono sedute da parti opposte in Parlamento, perché hanno opposte e inconciliabili visioni su quale sia la funzione del fisco e dello Stato. Siamo infatti di fronte a una delega in bianco a elusori ed evasori, a chi pensa che l’Agenzia delle entrate non sia un pezzo dello Stato, ma un nemico dei cittadini italiani. Mai come oggi la Destra strizza l’occhio a elusori ed evasori ai danni dei cittadini onesti. Tutto quello che aveva preannunciato Salvini è stato trasformato in emendamenti che poi la maggioranza ha approvato. E se alla fine di questo percorso, ad un certo punto, le risorse verranno meno, a pagare non saranno i ricchi, che possono accedere ai servizi come e quando vogliono, ma saranno tutti gli altri cittadini”. Lo ha detto il senatore Francesco Boccia, presidente del gruppo del Pd, annunciando in Aula il voto contrario alla delega fiscale.

“Noi – ha proseguito Boccia – avevamo dato la nostra disponibilità alla mediazione, per costruire un ponte tra la delega fiscale e autonomia differenziata. Ci hanno risposto di no. E’ arrivato l’ordine di bocciare il nostro emendamento che prevedeva che non aumentasse la pressione fiscale, attraverso le Regioni, per finanziare trasporto pubblico locale, scuola, sanità e assistenza. L’emendamento prevedeva infatti l’istituzione di un fondo di perequazione per evitare di aumentare le differenze non solo tra Nord e Sud, ma anche tra aree montane e periferiche e resto del territorio. E’ arrivato un no secco, immotivato, incomprensibile. Sulla pace fiscale la nostra contrarietà è netta, sapendo che sullo sfondo non ci ritroveremo non la pace ma condoni, scudi fiscali e facilitazioni per chi finora non ha pagato le tasse. Oltre alle italiane e agli italiani di cui vi siete occupati, ci sono infatti 16 mln di pensionati che da questa delega non avranno alcun beneficio, così come 18 mln di lavoratori dipendenti e tutti gli autonomi e gli imprenditori che ogni giorno investono, pagano le tasse regolarmente e lavorano”.


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