“Quanto avvenuto ieri è emblematico di come questa maggioranza intenda l’esercizio del potere. Il Dl Fisco che doveva essere una sorta di riforma fiscale di fatto si conferma essere solo un insieme di misure ingiuste, che servono solo a racimolare qualche soldo in più e favoriscono, come sempre, evasori e elusori. Il concordato contenuto nel testo è il simbolo della concezione che loro hanno dell’uso della leva fiscale. Favori e regali ai furbi, non risorse per più servizi ai cittadini. Il tutto condito da misure che erano veri e propri ‘scambi’ di potere tra le forze di maggioranza, come il noto emendamento sul taglio del canone Rai. Per fortuna il Pd e le opposizioni hanno votato contro la scelta di prendere allo Stato 410 mln per coprirlo. Siamo di fronte ad una destra che invece di investire le poche risorse che abbiamo sulla sanità, come avremmo fatto noi, voleva raccontare di aver diminuito le tasse. Una destra che va avanti non per la politica, ma per i numeri. Ieri oltre al canone Rai e alla sanità calabrese, c’è stata anche la questione del cosiddetto payback sulla spesa farmaceutica che ha visto la maggioranza dividersi, con emendamento giusto richiesto da 19 regioni su 20, tranne la Lombardia del leghista Fontana. La verità è questa maggioranza va avanti a fari spenti, provvedimento dopo provvedimento, solo con la logica dello scambio”. Così il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia commenta l’approvazione del Dl Fisco.
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